Un caleidoscopio di paesaggi e il rincorrersi di emozioni: la Namibia non è un viaggio, ma cinque, otto, dieci viaggi, tra terra e cielo, tra oceano e deserto.

La Namibia è 1000 esperienze: tutto e il contrario di tutto.

Si può viaggiare slow,  ammirando i colori che lentamente, dall’alba al tramonto, si susseguono o tra le dune di sabbia di Wolwedans, o si può correre sulle jeep, tra le dune di Sandwich Harbour, come in un naturale ottovolante, con il fiato sospeso; si può viaggiare in silenzio, ascoltando il vento  che accarezza le montagne Spitzkoppe,

o ci si può tuffare nel calpestio degli animali che a frotte corrono a bere nel parco Etosha, cercando distinguerne i versi.

La Namibia si può esplorare macinando kilometri su comode auto, da nord a sud, da est a ovest, senza annoiarsi mai, restando a bocca aperta come bambini davanti a nuovi scorci, oppure si può ammirare dall’alto, cullati dal volo di una mongolfiera alle prime luci dell’alba.

In Namibia si può vivere un safari avventuroso alla ricerca del leopardo o scivolare sul fiume Okavango, tra i gigli d’acqua sorseggiando un caffè come in un film di Agatha Christie, si può cenare nel lussuoso ristorante di una città dall’impronta europea o sotto un cielo di stelle davanti al fuoco.

Si può dare da mangiare ai ghepardi guardandoli negli occhi o passeggiare nella savana con un caracal (lince del deserto), si può passare una giornata con i Boscimani, imparando a curarsi con le erbe e le radici, o gustare un’ottima torta di mele a Solitaire, come in un surreale viaggio nel tempo.

Ogni esperienza è possibile in questo Paese accogliente, sicuro, emozionante, capace di trasformare ogni giornata in un ricordo unico. Perché la Namibia non è un viaggio: è il ritrovare se stessi, è l’abbraccio della natura, è la bellezza di dieci indimenticabili  viaggi.

Articolo by Elisabetta Colombo, foto by Estovest.

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